Non è facile spiegare l’espressione giapponese “mono no aware”, per farla breve è una sorta di contemplazione collegata alla caducità della vita. La transitorietà della natura ci invita a riflettere. Cogliamo le sfumature, la goccia di pioggia, il vento tra le foglie.
侘 寂
Il Wabi Sabi è l’attimo, il respiro della natura.
Bellezza imperfetta, incompleta.
L’estate volge al termine. Il prato si prepara al riposo. I fiori cantano l’ultima canzone.
Shhh… ascolta!
A Marco, mio fratello
***
Colonna sonora mentre guardate le foto… la natura:
Peter Gabriel – My Body is a cage
Alev Lenz – May the Angels
***
Alcune cose che ho apprezzato questo mese:
DARK è il mio telefilm preferito. Ho centellinato la seconda stagione…
Fotografare “il silenzio altrui”
Il post (e il lavoro) di Viola di Nebbia su Florence Nightingale
La tessitura del mare. Scoperta grazie a Erika Maderna
Il trailer di Joker
La notte delle Beghine” di Aline Kiner
Japonisme
Tutto quello che fa Melania
***
In questo ultimo anno ho assaggiato, indirettamente, il vocabolo “invidia”. Ecco, lo dico per l’ultima volta, non ci guadagno nulla quando linko o segnalo quella o quell’altra cosa. Quando mi piace qualcosa, lo dico. Punto. Se un giorno dovessi guadagnarci qualcosa, ve lo farò sapere 😉 . In merito a questo spazio, nonostante abbia acquistato il dominio, WordPress chiede di pagare un’ulteriore quota per togliere la “pubblicità” (per chi non conoscesse WordPress).
Questo messaggio si autodistruggerà fra qualche giorno.
Continua…