E concludo questo viaggio interiore… mostrando le mie ultime creature.
Spero di farvi sorridere. Credo nel potere delle piccole cose, che sia un biscotto o un telefilm non ha importanza. Non avendo bambini, sono rimasta piccola dentro. E spesso si nota. Lo si evince dalle mie creazioni, dai miei libri -fantasiosi-, dal mio romanticismo, dal mio entusiasmo. Nella vita ho subito parecchie ingiustizie e forse queste ingiustizie mi hanno resa la persona che sono. L’anno in cui ho abortito è stato anche l’anno più bello… non dimenticherò mai il momento in cui ho scoperto di aspettare un bambino. Non dimenticherò mai quei mesi. Mai!
Tutto qui.
Quasi tutte le foto sono state scattate con il cellulare.
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Sono stata intervistata e recensita da Nataša Cvijanović sul suo blog “Arte e Cultura“: Recensione e intervista
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Consiglio del giorno:
App di Plantnet, per riconoscere i fiori e le piante.
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Nel mio piccolo mondo, tra marzo e aprile, solitamente faccio tre cose:
- metto a dimora le piante, molti pomodori;
- raccolgo le erbette;
- cucino.
Olio di rosmarino, olio di melissa e aceto di tarassaco
Torte
In cucina
Torte e risotti con le erbe di campo, ortiche…
Lievito madre fatto in casa (è in fase di lievitazione)
Progettare la vita
Gli spiriti della casa (fatti a mano, ovviamente)
Giocando
Tempo fa…
Quando vivevo in un appartamento di 50 mq, senza giardino, e mi dividevo tra casa e lavoro…
Progettavo salotti
Cucinavo
Studiavo… la fotografia (anche fotografandomi…).
Elaboravo le fotografie (in questo caso come AnnaZero, tutti i crediti li trovate qui).
Sognavo
Gli occhi bendati e con l’orecchio rivolto al mare. Racchiuso in una conchiglia.
E le dissero che le onde erano le spose segrete del cielo. E le dissero che le creature dormivano sotto montagne di lenzuola celesti.
Lapislazzuli di seta.
E si diceva che il vento conoscesse le storie dell’oceano, che sussurrasse di tanto in tanto una ninna nanna, e che la ninna nanna preferita della luna fosse la canzone di Danae.
Filamenti di galassia illuminavano le notti selvagge, e frammenti di cielo si tuffavano nell’acqua.
E le piccole stelle divennero le figlie del mare. In compagnia di piccoli cavalli danzanti… nei boschi di corallo, tra scheletri e gusci di animali.
Giacigli di sale e sabbia.
E nelle nicchie perlacee si nascosero gli argonauti.
Spruzzi di acqua.
E le dissero che gli insetti avevano branchie e tentacoli.
E si immaginò là sotto. Tra melograni marini. Pensò a nuove leggende. Come quella di Anemone, trasformata in un fiore che si apre soltanto al soffio del vento, o come i garofani… figli di una lacrima.
Il mare era la pelle del cielo?
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Le fotografie, belle o brutte, sono state scattate da SimonaEmme – si vieta l’utilizzo
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Musica del giorno: