"Il sogno di Nova” è un superbo racconto di genere. Massimo Valentini utilizza il tipico linguaggio fantascientifico per descrivere un mondo abitato da macchine e esseri umani robotizzati. I protagonisti, Nova e Maximilian, si muovono sotto una pioggia perenne tra ologrammi, capsule oniriche, piante marziane e braccia meccaniche. Siamo nel 2446, gli esseri umani convivono con le macchine e sono essi stessi in parte degli “automi”.
Vi capita mai di costruire post nella vostra testa, prima ancora di scriverli? A me capita spesso. Sì, e sono meravigliosi. Foto di terra, di sassi e rami incipriati d'autunno, anche se siamo in primavera. Che palle. "Crescere", intendo. Ho uno spirito antico, per carità. E che me ne faccio? Me lo dico, lo ripeto, lo canto, lo recito. A ben guardare è sempre servito a poco.