Streghe

Streghe

Racconti popolari, leggende, storie, tradizioni…l’attualissimo passato che rivive in ogni nostro gesto, che spesso è per noi un ricordo sbiadito, di una realtà contadina e superstiziosa che non ci appartiene più.
Racconti di paese, dicerie misteriose, raccontate sull’uscio di casa, narrano di strane feste nei boschi, di guarigioni miracolose, strane apparizioni e fortune inaspettate. Parole miste a timor-rispetto, bisbigliate piano piano per non offendere la sensibilità di qualcuno o far ricadere la sciagura su di sé.
I racconti che le nonne, le mamme, le zie, raccontavano sedute accanto al letto o attorno ad un camino, che prima di loro sono state narrate da forestieri in tempi andati attorno ad un tavolo dopo un lungo viaggio…parole ancor più antiche, parole stavolta più sacre, parlate con favelle che risalgono alla notte dei tempi…
Parole rituali, segrete e nascoste, sussurrate da un dio come un soffio nelle orecchie dei pellegrini fedeli che sostavano sugli scalini dei templi in attesa di una risposta alle loro domande
.

Miriam T. per un mio vecchio progetto (2002/2004)

Voli Notturni

Probabilmente l’odio e la paura verso la strega nasce all’interno di una realtà misogina, che vede la donna come strumento di perdizione. Inizialmente la caccia si era svolta contro gruppi considerati “eretici” o marginali, come i valdesi o gli ebrei. Nella Svizzera romanda i primi condannati furono soggetti di sesso maschile, e non donne, come avverrà quasi sempre in seguito tanto da far pensare che il fenomeno delle streghe sia una prerogativa femminile.

Nella Tradizione

Inizialmente la Dea, come nelle statue provenienti dalla Creta Minoica, veniva raffigurata in compagnia di animali come serpenti e gatti, entrambi demonizzati dalla religione cattolica. Il serpente, secondo la tradizione biblica, diviene il simbolo della “conoscenza”, della “penetrazione”, e induce Eva al peccato.

Strega o Fata

La strega è madre degli animali e della foresta, forse per questo motivo viene rappresentata come vecchia. Ella è già madre, ma soltanto madre e non sposa; il potere che ha sulla natura è sconfinato. In una fiaba nordica, come ci suggerisce Propp, la strega chiama a sé gli animali: “Ovunque siete, lupi grigi, correte e girate in cerchio nello stesso posto, scegliete tra voi quello più grande e capace di correre dietro a Ivan il principe…”.

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